Contratti di lavoro: conosciamo le differenze tra somministrazione e tempo determinato

Contratti di lavoro: conosciamo le differenze tra somministrazione e tempo determinato

Contratto di somministrazione a tempo determinato e contratto a tempo determinato. Come è facile intuire, entrambi i due tipi di contratto sono contratti atipici e prevedono una data di inizio e una di fine, ma le analogie si fermano qui. Si tratta, infatti, di due tipi di contratto completamente diversi, che è bene conoscere per scegliere quello che si addice maggiormente alla propria realtà aziendale.

Il contratto di lavoro a tempo determinato

Il contratto a tempo determinato viene stipulato tra l’azienda (datore di lavoro) e il lavoratore per una durata massima di 12 mesi e possibilità di 4 proroghe per 24 mesi totali. Questo è però possibile solo se vi sono esigenze temporanee e oggettive che sono estranee all’ordinaria attività, per la sostituzione di altri lavoratori, per un incremento temporaneo e significativo dell’attività ordinaria che non era programmabile.

Questo tipo di contratto, inoltre, non può essere rinnovato immediatamente, ma vi deve essere una pausa di 10 o 20 giorni a seconda della durata del precedente contratto (fino a 6 mesi o più di 6 mesi). Sono escluse le attività stagionali e le start up innovative.

La legge limita il rapporto tra lavoratori a tempo determinato e quelli a tempo indeterminato al 20%.

Il contratto di somministrazione di lavoro a tempo determinato

Il contratto di somministrazione a tempo determinato vede il coinvolgimento oltre all’azienda e al lavoratore di un terzo soggetto: l’agenzia per il lavoro (somministratore). Questa sottoscrive con l’azienda un contratto di somministrazione per la fornitura del personale e con il lavoratore un contratto di lavoro.

La selezione del personale e ogni aspetto amministrativo determinato dall’assunzione del lavoratore non riguardano quindi l’azienda, ma l’agenzia per il lavoro.

Rispetto al contratto di lavoro a tempo determinato diretto le proroghe possibili sono 6 e non 4, il limite quantitativo è del 30% sul totale dei lavoratori a tempo indeterminato dell’azienda utilizzatrice.

Tempo determinato o somministrazione?

Con il contratto di somministrazione a tempo determinato le aziende hanno numerosi vantaggi, tra cui il non dover rispettare lo “stop & go”; il non avere oneri in caso di maternità, infortunio o malattia del dipendente e l’assenza del diritto di precedenza in caso di assunzioni.

Non sempre però è detto che questa forma di contratto sia la più idonea alla singola realtà aziendale. Inoltre, anche quando si opta per essa bisogna avere la certezza di rivolgersi a un’agenzia del lavoro che sappia rispondere alle specifiche esigenze.

Una società di consulenza nel campo della gestione del personale è la soluzione più indicata sia per individuare la forma contrattualistica più efficiente per l’azienda cliente, sia per individuare tra le tante agenzie del lavoro quella che propone migliori rispetto alle altre, garantendo il più alto standard qualitativo.

Una delle prime realtà italiane di questo tipo è Just Work, la cui sede principale si trova a Roma, in via del Castro Pretorio 30. Conta anche delle filiali a Lamezia Terme, Bari, Catania, Vicenza, in Sardegna e a breve a Milano. Per informazioni è possibile telefonare al numero verde 800.708260 o scrivere a  info@just-work.it